venerdì 28 aprile 2017

Nicola Palizzi, “Veduta dei tre templi di Paestum”.

Nicola Palizzi, “Veduta dei tre templi di Paestum”,
 olio su tela, cm 60x97,8, collezione privata.


Nicola Palizzi (Vasto, il 20 febbraio 1820 - Napoli, il 26 settembre 1870)
“Veduta dei tre templi di Paestum”
Olio su tela, cm 60x97,8
Collezione privata.



Nicola Palizzi  (Vasto, il 20 febbraio 1820 - Napoli, il 26 settembre 1870) fratello dei pittori Giuseppe, Filippo e Francesco Paolo.
Nel 1842 si recò a Napoli per iscriversi al Real Istituto di belle arti, dove frequentò i corsi del suo concittadino Gabriele Smargiassi.
Fin dal 1843 fu tra gli espositori della Biennale borbonica, poi alla Mostra nel Real Museo borbonico.
Nei primi anni Cinquanta la produzione di Nicola Palizzi si orientava alternativamente verso un paesaggismo storico, genere riportato in auge da Massimo d’Azeglio e a Napoli praticato da Gabriele Smargiassi, e un paesaggismo dal vero di impianto posillipista.
A partire dal 1851 cominciò a realizzare anche dipinti di cronaca e poi dal1854  realizzò vari dipinti dal vero.
La concezione pittorica di Nicola si rafforzò in seguito al suo viaggio a Parigi nel 1856, dopo le tappe a Roma e a Firenze, dove acquisì una certa influenza del fratello Giuseppe.
Nel 1859 fu nominato professore onorario del Real Istituto di belle arti di Napoli insieme con Gabriele e Gonsalvo Carelli
Negli anni Sessanta la sintonia con Cammarano e con la cosiddetta scuola di Resina si consolidò, come dimostrano alcuni dipinti di vedute.
Anche certe ricerche spaziali basate su un impianto prospettico si richiamano da un lato alle esperienze di posillipisti, dall’altro a quadri di Cammarano.

Dalla enciclopedia Treccani:



Per approfondimenti:


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