Comunità vastesi nel mondo
di Filippo Marino
18.02.2021
A seguito della Grande Emigrazione di fine Ottocento, primi Novecento e sulla scia delle Società Operaie di Mutuo Soccorso (SOMS), le comunità degli emigranti, spinte sempre dal desiderio di realizzare una vita migliore, si organizzarono in club e associazioni.
Emigranti in partenza |
Piroscafo Taormina |
Little Italy, NYC, Mulberry Street, 1900 c. |
Emigranti al lavoro |
L’obiettivo era il ritrovo tra paesani per socializzare, per la condivisione dei momenti conviviali, quelli tragici e religiosi della comunità, per i contatti di lavoro, per sopperire alle carenze dello stato sociale col sostentamento dei più bisognosi, per mantenere vive le tradizioni e i legami con la terra natia.
Anche gli emigranti vastesi si organizzarono in tal senso.
All’inizio del Novecento tra i primi clubs di vastesi troviamo a New York la “Società Lucio Valerio Pudente”, a Baltimora la “Gabriele Rossetti” e a Filadefia la “Filippo Palizzi Social Club”.
Elenco soci del Filippo Palizzi di Filadelfia |
Oltre che negli Stati Uniti altre associazioni vastesi si costituiranno nel corso del Novecento in Canada a Toronto col “Vasto Social Club”, in Australia a Perth col “Vasto Club”, a Fremantle e Sidney.
Vasto Club - Perth |
Vasto Club - Perth |
Altra nutrita comunità vastese era quella Argentina a Buenos Aires, particolarmente legata all’industriale e filantropo Carlo Della Penna con la sua industria cartiera SACI e a suo nipote Filippo Marinucci.
Industria SACI di Carlo Della Penna |
Nel tempo alcuni clubs accolsero anche soci di altre località, allargando le iscrizioni agli abruzzesi o agli italiani tutti, come a Filadefia la “Filippo Palizzi Social Club”, e spesso federandosi con altre associazioni regionali e nazionali.
Se di alcune comunità abbiamo ancora notizie e legami, come con l’Associazione Vasto Club - Casa d'Abruzzo di Perth e col Vasto Social Club di Toronto, molto interessante sarebbe sapere cosa resta delle altre associazioni e delle comunità degli oriundi vastesi.
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