martedì 11 aprile 2017

Luciano Tosone, un grande artista. "La Loggia Amblingh", 1995.

Luciano Tosone, “La Loggia Amblingh”,
1995, olio su tela, cm 120x100.



Luciano Tosone (Vasto, 23.06.1921 – Tollo, 22.02.2004)
“La Loggia Amblingh”, 1995
Olio su tela, cm 120x100
Collezione privata.


Luciano Tosone (Vasto, 23 giugno 1921 – Tollo, 22 febbraio 2004), ingegnere, docente, libero professionista e pittore.

Luciano Tosone fin dall'infanzia vive a Napoli, dove compie gli studi nel ginnasio-liceo. Nel Secondo dopoguerra consegue la laurea in Ingegneria. Nel 1950 si trasferisce a Milano dove insegna nella privata Università Liberi. Rientrato nella città natale, lavora principalmente come architetto, vincendo numerosi concorsi comunali, regionali e nazionali. 
Sviluppa un profondo interesse verso il disegno e i colori, volendo rappresentare i progetti nella maniera più efficace. Nel 1964 vince una delle cattedre di Costruzioni e disegno per geometri di Roma.
Tornato definitivamente a Vasto, persegue la ricerca di uno stile "vastese" ispirato dai caratteri peculiari locali. Tra i progetti e le opere realizzate si ricordano, con le ville familiari, le case popolari (1963), il Museo civico di Vasto (1967), l'Istituto tecnico. Nell'ultimo periodo prevale sull'attività professionale l'interesse per la pittura, che gli consente di rappresentare Vasto e i suoi panorami con mezzi diversi da quelli della progettazione. Nel 2003 è allestita nel Palazzo dell'emiciclo dell'Aquila una mostra delle sue opere pittoriche per iniziativa del Consiglio regionale d'Abruzzo.





Luciano Tosone




















Nella pittura Luciano Tosone rappresenta il maestro isolato, dallo stile inimitabile, si concede dall’architettura per vocazione, trascinando nello stile inconfondibile lo spirito avventuroso e la vocazione drammatica che ne hanno connotato anche la vita privata.
E’ abile ed esperto disegnatore, studia l’anatomia umana e quella animale; con la matita sa cogliere ogni dettaglio di un fiore, riuscendo con la complicità del vento a piegare e muovere nel dipinto ogni cosa. 
L’arte di Tosone era studio applicato alla natura ed insieme invenzione, che si apre su una natura reale e simbolica insieme; una metafora figurativa aperta al paesaggio non senza una precisa identità.
Quella di Tosone è un’arte di fantasia fluttuante e morbida, con un’inquietudine frammentaria e un tocco fiabesco che trasfigura la realtà.
La linea e il colore contribuiscono simultaneamente a esprimere un interesse per la condizione umana come fossero essi stessi materia vitale, ma il pittore non illustra mai le vite, le esprime attraverso uno stile vicino alla realtà ma poeticamente trasposto.
I suoi meravigliosi impasti di colore hanno una parte preponderante nella sua opera, sono la vita della pittura e del pittore medesimo.
Tosone è uomo colto, un fine letterato e filosofo, un animo nobile, capace di reggere il confronto intellettuale e umano di un ininterrotto rapporto professionale e amicale con lo storico dell’arte dell’architettura Bruno Zevi.
Come per tanti pittori facenti parte di questa compagine espositiva, Vasto è al centro dell’universo pittorico del maestro, un vero teatro urbano intessuto di volti, disseminati nell’articolato complesso dei suoi paesaggi.
Luciano è un poeta che si esalta a rincorrere la bellezza, anzi il mistero della bellezza, “mistero perché se è vero che tale bellezza esiste neppure la filosofia, per quanto io ne so, dall’alto della sua sapienza, è riuscita mai ad individuarla indiscutibilmente”.
Tosone amava la realtà, l’immersione nella vita pulsante ed appassionata, ma con autentica fibra d’artista non se ne resta prigioniero, aspirando dal particolare all’universale.
“Così perseguo la capacità, senza credermi, d’altra parte, giammai vittorioso, di rappresentare non quel particolare albero o cosa ma l’idea, per così dire, platonica di essi; l’idea platonica di essi ma non solitariamente come non accade mai, appunto, nella realtà, ma in una sorta di orchestrazione dalle molteplici risonanze”.

Raffaele Berardini



Luciano Tosone docente (foto da www.architetti.san.beniculturali.it)



Luciano Tosone, color by F.Marino


Luciano Tosone (Vasto il 23 giugno 1921 - Ortona, 22 febbraio 2004)
Nato a Vasto il 23 giugno 1921, Luciano Tosone fin dalla prima età vive a Napoli dove compie tutto il suo percorso di studi, dalla scuola elementare al ginnasio - liceo fino all'Università, conseguendo, nel secondo dopoguerra, la laurea in Ingegneria.
Nel 1943 fu soldato in guerra ed in seguito fuggiasco dai partigiani slavi e dai tedeschi.
Nel 1947 fu decorato al valore civile per un salvataggio in mare.
Rientrato dalla guerra, persegue una specializzazione in cemento armato a Milano. Nel capoluogo lombardo si trasferisce nel 1950 e qui insegna nella privata università "Liberi" Matematica generale, analisi e fisica. Rientrato nella città natale, lavora principalmente come architetto, vincendo numerosi concorsi comunali, regionali e nazionali. Sviluppa col tempo un interesse verso il disegno e i colori, volendo rappresentare i progetti nella maniera più efficace. Nel 1964 vince una delle cattedre di costruzioni e disegno per i geometri di Roma per cui si trasferisce nella capitale. Nel corso dei numerosi spostamenti da Vasto a Roma perde la prima moglie in un incidente stradale. Quindi, profondamente scosso, rientra per sempre a Vasto. Nella città natale, oltre a lavorare e scrivere sporadicamente su varie testate giornalistiche, persegue la ricerca di uno stile "vastese" ispirato dai caratteri peculiari locali, spesso opposti a quello costituente l'attesa dei committenti. Tra i progetti e le opere realizzate si ricordano, con le ville familiari, le Case popolari (1963), il Museo Civico di Vasto (1967, mai realizzato), l'Istituto Tecnico Commerciale. Nauseato dalle nuove "traviate" maniere dell'ambiente edilizio locale e addolorato per la perdita della seconda moglie e di una terza compagna, nell'ultimo periodo della sua vita si dedica alla pittura che, pian piano, prevale sull'attività professionale. Verso la pittura l'Ing. Tosone ha sempre nutrito un profondo interesse, specialmente attraverso la geometria descrittiva che, per concorso nazionale è abilitato ad insegnare. Dalla passione nutrita nei confronti della pittura Luciano Tosone continua a studiare proiezioni ortogonali, prospettiva, anatomia, meccanica del movimento, ombre e colore. Ovvero tutte quelle teorie che riteneva indispensabili al mestiere del pittore. Il passaggio dall'attività professionale a quella artistica si dovette ad alcuni importanti eventi che lo resero sempre più consapevole della sua passione verso la pittura. Primo fra tutti il diploma nel 1960 della Scuola "A. B. C." in rue Lincoln di Parigi; il premio "Arte Mondadori" nel 1986 dove parteciparono, tra i giurati, i Maestri Munari e Sassu. Importante fu anche il giudizio espresso a suo riguardo del Prof. Paolo Levi: "E' un pittore di favole. Si tratta di un artista il quale sogna ad occhi aperti. Ogni sua tela è un ciclo aperto e chiuso. Nello spazio limitato, egli riesce ad immettere tutti gli elementi corretti per l'osservatore che vuole vedere, ammirare, godere e, soprattutto, capire. Tosone è, in fondo, un artista autobiografico. Sembra quasi che egli ami competere con se stesso. Ogni composizione è un rebus per lui da risolvere. Si sa, comunque, districare assai bene tra più elementi che compongono il racconto, il tutto aiutato da un sapiente disegno e da una bella cromia. E' un pittore interessante, che va tenuto sotto controllo per la sua originalità espressiva. In futuro può donarci altre improvvisate. Cero, da buon partenopeo ha il senso della "Maschera". La sua, comunque, non è quella della Commedia dell'Arte. Le sue radici, al contrario, affondano nella storia dell'arte europea di questo secolo. Il suo museo è quello tedesco dell'Espressionismo prima dell'avvento del nazismo". Attraverso la pittura Tosone si occupa quindi di Vasto e dei suoi panorami con mezzi diversi da quelli della progettazione. La sua passione ed il talento artistico gli consentono di partecipare a numerose mostre e concorsi, tanto in ambito nazionale che internazionale, ottenendo ampi consensi. Tra i premi e riconoscimenti vanno annoverati i premi di Firenze 1997 e della "Biennale internazionale dell'arte contemporanea". Il suo stile, come egli stesso chiarisce, non guarda all'astrattismo puro, ma neppure alla rappresentazione pedissequa della realtà. Della realtà, compresa l'umanità che in essa vive e si muove, non rappresenta le fattezze esatte, non la fotografa, ma cerca di renderne l'idea platonica inserendo gli elementi di cui si compone in un'orchestrazione dalle molteplici risonanze, con l'intento di far cogliere l'atmosfera e l'unicità dei paesaggi. Domina, dunque, una visione fantastica del creato di cui esalta il mistero della bellezza e la luce. La luce, soprattutto, diviene rivelatrice della presenza di oggetti, energia che si dissolve, luce dell'intelletto che si ravviva.
Nel 2003 è allestita nel Palazzo dell'Emiciclo dell'Aquila una mostra delle sue opere pittoriche per iniziativa del Consiglio regionale d'Abruzzo. Muore il 22 febbraio 2004 a causa di un incidente stradale. L'archivio dei progetti, in parte di recente eliminato, contiene disegni e documentazione degli ultimi cinquanta anni del Novecento. Di rilievo il carteggio intrattenuto con alcuni importanti professionisti: il Prof. Bruno Zevi, il Prof. Paolo Levi, il Dott. Giorgio Crisci (anni '90).


Luciano Tosone


Luciano Tosone nasce a Vasto nel 1921; fin dall'infanzia vive a Napoli, dove compie gli studi nel ginnasio-liceo.
Nel secondo dopoguerra consegue la laurea in ingegneria.
Nel 1950 si trasferisce a Milano dove insegna nella privata Università Liberi.
Rientrato nella città natale, lavora principalmente come architetto, vincendo numerosi concorsi comunali, regionali e nazionali. Sviluppa un profondo interesse verso il disegno e i colori, volendo rappresentare i progetti nella maniera più efficace. Nel 1964 vince una delle cattedre di Costruzioni e disegno per geometri di Roma.
Tornato definitivamente a Vasto, persegue la ricerca di uno stile "vastese" ispirato dai caratteri peculiari locali. Tra i progetti e le opere realizzate si ricordano, con le ville familiari, le case popolari (1963), il Museo civico di Vasto (1967), l'Istituto tecnico.
Nell'ultimo periodo prevale sull'attività professionale l'interesse per la pittura, che gli consente di rappresentare Vasto e i suoi panorami con mezzi diversi da quelli della progettazione.
Nel 2003 è allestita nel Palazzo dell'emiciclo dell'Aquila una mostra delle sue opere pittoriche per iniziativa del Consiglio regionale d'Abruzzo.
Di rilievo il carteggio intrattenuto dal professionista con Bruno Zevi tra il 1990 e il 1999.



Progetti principali

· 1951-1982 - Progetto per abitazione a S. Michele Vasto (CH)

· 1954-1980 - Progetto per la scuola di avviamento professionale, poi scuole medie, a Celenza sul Trigno (CH)

· 1957-1973 - Progetto per la scuola di avviamento professionale, poi scuole Paolucci, a Vasto (CH)

· 1960 - Concorso regionale per il ginnasio a Vasto (CH)

· 1960-1964 - Progetto per le scuole medie in via Circonvallazione a Vasto (CH)

· 1960-1968 - Progetto per abitazioni in corso Mazzini a Vasto (CH)

· 1962-1963 - Progetto per le case popolari in via Ciccarone a Vasto (CH)

· 1962-1968 - Progetto per la scuola elementare in contrada S. Lucia a Vasto (CH)

· 1963-1971 - Progetto per l'Istituto tecnico per geometri a Vasto (CH)

· 1965-1971 - Progetto per la scuola media Rossetti in via Ciccarone a Vasto (CH)

· 1965-1974 - Progetto per abitazione a San Salvo (CH)

· 1967 - Progetto per un Museo civico nella Villa comunale a Vasto (CH)

· 1967-1968 - Progetto di restauro di negozio a Vasto (CH)

· 1968-1969 - Progetto per l'albergo in contrada Termini a Casalbordino stazione (CH)

· 1968-1971 - Progetto per l'Istituto Figlie della croce a Vasto (CH)

· 1968-1975 - Progetto per abitazione in contrada Canale a Vasto (CH)

· 1969 - Progetto per ristorante in contrada Conca d'Oro a Vasto (CH)

· 1971 - Progetto per abitazione e ambulatorio a Vasto Marina (CH)

· 1976 - Progetto per abitazioni in via S. Lucia a Vasto (CH)

· 1978-1979 - Progetto per abitazioni in viale Dalmazia a Vasto Marina (CH)

· 1981-1982 - Progetto per la sistemazione spazio adiacente alla cattedrale di San Giuseppe a Vasto (CH)

· 1982-1987 - Ristrutturazione bar Venezia in piazza Marconi a Vasto (CH)

· 1982-1987 - Progetto per abitazione in contrada S. Nicola a Vasto (CH)

· 1982-1987 - Progetto per l'albergo ad appartamenti in via Aragona a Vasto (CH)

· s.d. - Progetto per le residenze alberghiere a Serramonacesca (PE)

· s.d. - Progetto nuova cartoleria Universal a Vasto (CH)

· s.d. - Progetto per lavanderia a Vasto (CH)






Locandina mostra Tosone, coll. I.Candeloro




Catalogo mostra Tosone





Per approfondimenti:






https://societavastesedistoriapatria.blogspot.com/2021/01/luciano-tosone-premiato-alla-biennale.html

https://societavastesedistoriapatria.blogspot.com/2021/01/il-bel-paese-tra-innovazione-e-restauro.html#more

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