La Chiesa della mia infanzia, alla Marina. Indiscutibile la capacità tecnica e luministica dell'autrice, Paola Bolognese, ma qui, tenendo le tinte cromatiche intrise di un leggero color seppia, ha saputo dare all'immagine dell'edificio sacro la giusta patina della memoria. Con essa evoca un contesto urbanistico anni '40/'50, assai diverso, malauguratamente (colpevolmente), dal successivo e presente.
La Chiesa della mia infanzia, alla Marina.
RispondiEliminaIndiscutibile la capacità tecnica e luministica dell'autrice, Paola Bolognese, ma qui, tenendo le tinte cromatiche intrise di un leggero color seppia, ha saputo dare all'immagine dell'edificio sacro la giusta patina della memoria. Con essa evoca un contesto urbanistico anni '40/'50, assai diverso, malauguratamente (colpevolmente), dal successivo e presente.