Nicola Palizzi, “Veduta dei tre templi di Paestum”,
olio su tela, cm 60x97,8, collezione privata. |
Nicola Palizzi (Vasto, il 20 febbraio 1820 - Napoli, il 26 settembre 1870)
“Veduta dei tre templi di Paestum”
Olio su tela, cm 60x97,8
Collezione privata.
Nicola Palizzi
(Vasto, il 20 febbraio 1820 - Napoli, il 26 settembre 1870) fratello dei pittori
Giuseppe, Filippo e Francesco Paolo.
Nel 1842
si recò a Napoli per iscriversi al Real Istituto di belle arti, dove frequentò
i corsi del suo concittadino Gabriele Smargiassi.
Fin dal
1843 fu tra gli espositori della Biennale borbonica, poi alla Mostra nel Real
Museo borbonico.
Nei primi
anni Cinquanta la produzione di Nicola Palizzi si orientava alternativamente
verso un paesaggismo storico, genere riportato in auge da Massimo d’Azeglio e a
Napoli praticato da Gabriele Smargiassi, e un paesaggismo dal vero di impianto
posillipista.
A partire
dal 1851 cominciò a realizzare anche dipinti di cronaca e poi dal1854 realizzò vari dipinti dal vero.
La
concezione pittorica di Nicola si rafforzò in seguito al suo viaggio a Parigi
nel 1856, dopo le tappe a Roma e a Firenze, dove acquisì una certa influenza
del fratello Giuseppe.
Nel 1859
fu nominato professore onorario del Real Istituto di belle arti di Napoli
insieme con Gabriele e Gonsalvo Carelli
Negli
anni Sessanta la sintonia con Cammarano e con la cosiddetta scuola di Resina si
consolidò, come dimostrano alcuni dipinti di vedute.
Anche
certe ricerche spaziali basate su un impianto prospettico si richiamano da un lato
alle esperienze di posillipisti, dall’altro a quadri di Cammarano.
Dalla
enciclopedia Treccani:
Per approfondimenti:
Nessun commento:
Posta un commento