Anonimo, “S.Eustachio martire”, statua nella nicchia della Chiesa di S. Maria di Pennaluce, Punta Penna, Vasto. |
Anonimo,
prima del sec. XV
“S.Eustachio
martire”
Statua
Magazzini
di Palazzo D’Avalos, Vasto.
Fino al
1995 nella nicchia a destra della Chiesa di S. Maria di Pennaluce, Punta Penna,
Vasto.
Per la
postura e l’espressione triste e pensierosa della statua è d’uso comune dire a
Vasto quando uno è affranto: “mi pere Sande Sticchinècchie” (sembri
S.Eustachio).
***
Per approfondimenti:
Carabinieri e addetti del Comune l’hanno ritrovata in una cassa
depositata nei magazzini di Palazzo D’Avalos. Risolto a Vasto il giallo della
statua. L’immagine sacra di Sant’Eustachio Martire è salva. Se ne erano perse
le tracce.
E’ un simulacro antichissimo: da un atto notarile risalente
all’anno 1006, si evince che l’Abbazia di San Giovanni in Venere di Fossacesia
aveva, tra le sue proprietà, la chiesa di Sant’Eustachio, nella mitica città di
Buca, che tradizione vuole essere sommersa in mare. Qualcuno dice davanti alla
costa vastese, qualcun altro a quella di Petacciato. La storica statua era
stata poi custodita nella suggestiva chiesetta della Madonna di Penna Luce, il
tempio che si trova sul promontorio di Punta Penna ed è dedicato alla Vergine
protettrice dei marinai.
Nella notte del 5 dicembre 1456, uno dei più
terribili terremoti che la storia ricordi distrusse la zona. In epoca recente,
il ritrovamento dell’area di Punta Penna lascia pensare che sia una delle poche
cose salvatesi dal cataclisma. Nel 1995, fu esposta in una mostra d’arte sacra
allestita a Palazzo D’Avalos. “Da quel momento, se ne erano perse le tracce”,
racconta l’architetto Francescopaolo D’Adamo, che ha sollevato la questione,
“anche se qualcuno afferma fosse stata inviata un paio d’anni fa al museo di
arte sacra di Celano”.
Fatto sta, che nessuno ricordava dove si trovasse l’antica
riproduzione delle sembianze di Sant’Eustachio Martire. “Ho chiesto e ottenuto
– racconta D’Adamo – l’intervento dei carabinieri della Compagnia di Vasto. I
militari mi hanno dato una grossa mano a ritrovare la statua, che si celava,
incartata, all’interno di una cassa custodita nei magazzini della storica
residenza dei marchesi”.
Michele D’Annunzio
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