Valerico Laccetti, "Nell’aia",
olio su tela, cm 95x79,8, collezione privata.
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Valerico Laccetti |
Valerico Laccetti (Vasto, il 18 giugno 1836 – Roma, 8 marzo 1909.)
Ricevette una buona formazione letteraria nella città natale; la passione per le opere di W. Shakespeare ispirò i suoi primi disegni di scene teatrali, che ne rivelarono il precoce talento. A soli diciassette anni, nel 1853, si iscrisse alla Reale Accademia di belle arti di Napoli, dove si trasferì.
Qui studiò disegno con G. Mancinelli ed ebbe presto modo di mettersi in luce vincendo alcuni concorsi.
Laccetti completò la sua formazione con il cugino Filippo Palizzi che lo indirizzò verso la pittura dal vero e lo portò a specializzarsi nel genere animalistico.
Da Napoli nel 1863 si trasferì a Roma, dove riuscì presto ad affermarsi. I suoi lavori furono accolti con favore dal pubblico straniero e dalle giovani generazioni d'artisti.
Raggiunto un buon successo commerciale, nel 1872 si trasferì a Parigi. Qui fu ospite del cugino Giuseppe Palizzi e strinse amicizia con Thomas Couture. A Parigi fu influenzato nei suoi paesaggi dalla scuola di Barbizon.
Il successo internazionale gli valse in patria la croce dell'Ordine della Corona d'Italia.
Intorno al 1880 il Laccetti decise di abbandonare il genere animalistico e paesaggistico, per concentrarsi sulla pittura di storia.
Negli ultimi anni della sua vita si dedicò alla scrittura di opere teatrali.
Dalla enciclopedia Treccani:
Lapide sulla casa natale in Via Valerico Laccetti a Vasto.
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