Filippo Palizzi, “Mucche nella stalla”,
1848, olio su tela, cm 52,4x68, collezione privata. |
Filippo Palizzi, (Vasto, 16 giugno 1818 – Napoli, 10 settembre 1899)
“Mucche nella stalla”, 1848
Olio su tela, cm 52,4x68
Collezione privata.
Filippo Palizzi, foto Nadar |
Filippo Palizzi fu il più celebre dei fratelli Palizzi.
Rinnovatore della pittura napoletana ottocentesca, Palizzi abbandonò lo stile
accademico per dedicarsi allo studio del vero, soprattutto di paesaggi e di
animali, in sintonia con le contemporanee esperienze francesi, orientando la
sua pittura verso un realismo di intima intonazione poetica.
A Napoli nel 1837, fu a contatto con la scuola di Posillipo, che contribuì a fargli abbandonare la pittura accademica.
Nel 1855, in un viaggio di studi, visitò l'Olanda, il Belgio e la Francia;
tornò ancora a Parigi nel 1865 e
nel 1875. A Napoli, dal 1878 al 1880 diresse
l'Accademia di belle arti riassumendo
lo stesso incarico ancora nel 1891 e, dal 1880, collaborò
all'organizzazione delle scuole d'arte industriale.
Movendo dall'esempio di A. van Pitloo e del suo concittadino Gabriele Smargiassi, si diede a una pittura tutta rivolta allo studio del
vero, nei soggetti più umili (piccoli paesaggi e quadretti di animali),
riallacciandosi alla tradizione degli animalisti olandesi del Seicento, ma con
naturalismo più scoperto, pienamente ottocentesco. Questa ricerca, per lo più
ancora risolta attraverso un'esecuzione minuziosissima che finisce per prevalere
sull'impressione pittorica, maturò a contatto con le contemporanee esperienze
francesi (approfondite, dopo il 1844, grazie ai frequenti rapporti con il
fratello Giuseppe), orientando la sua pittura verso un più diretto e immediato
realismo di intima intonazione poetica. I gruppi più cospicui di opere di
Palizzi si trovano nella Galleria d'arte moderna a Roma e in quella del museo di Capodimonte a Napoli. Tra i suoi allievi si ricorda specialmente
F. P. Michetti. Furono pittori anche i suoi fratelli: Giuseppe (Lanciano 1812 -
Parigi 1888), che lavorò a Parigi
dal 1844; Nicola (Vasto 1820 - Napoli 1870),
paesista; Francesco Paolo (Vasto 1825 - Napoli 1871),
che dipinse nature morte e figure, operoso a Parigi dal 1848; loro opere
prevalentemente nel museo di Capodimonte a Napoli.
Da:
enciclopedia Treccani
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