Città
del Vasto Musei Civici di Palazzo d’Avalos
Opere dai Depositi Pittori
Vastesi tra ‘800 e ‘900
29 dicembre 2019 – 31 marzo
2020
Sabato 28 dicembre 2019 alle ore 17.00 sarà inaugurata a Palazzo
d’Avalos la mostra “Opere dai Depositi. Pittori Vastesi tra ‘800 e
‘900. Francesco Cardone, Carlo d’Aloisio, Nicola Galante, Filandro Lattanzio”,
promossa dal Comune di Vasto, Assessorato ai Beni e
Attività Culturali, e l’organizzazione di Coop Archeologia e Coop Zoe.
Il progetto “L’Arte ritrovata”, fortemente
voluto dall’amministrazione comunale, e il cui primo atto può essere
considerato la mostra del 2017 dedicata a Juan Del Prete, si propone di esporre
periodicamente e a rotazione opere conservate presso i depositi di Palazzo
d’Avalos. Sono proprio questi infatti a
custodire opere profondamente legate
alla storia di Vasto, perché realizzate da pittori vastesi o appartenute a
famiglie di collezionisti locali, o per i soggetti che riproducono luoghi e
personaggi della nostra città. Si tratta di un significativo patrimonio di
identità culturale e artistica, la cui esposizione vuole sottolineare la
relazione di appartenenza al territorio e trasmettere un concetto di comunità
che attraverso iniziative di arte partecipata si apre all’esterno.
I Musei Civici si pongono quindi l’obiettivo di
continuare nei prossimi mesi e anni a proporre al pubblico opere provenienti
dai depositi - olii su tela e su rame, xilografie, disegni, maioliche etc. -,
organizzando mostre temporanee per restituire o riproporre alla fruizione, con
iniziative cicliche e di breve durata, la maggior parte del patrimonio
conservato a Palazzo d’Avalos.
Come recita la definizione di Museo di ICOM Il museo è
un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società, e
del suo sviluppo, aperta al pubblico, che effettua ricerche sulle testimonianze
materiali ed immateriali dell’uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le
conserva, e le comunica e specificatamente le espone per scopi di studio,
educazione e diletto.
Portare alla luce “l’arte nascosta”, risponde quindi
alla mission del museo di divulgare e condividere, e nel
contempo favorire anche la ricerca e il dibattito.
La formula scelta per l’esposizione restituisce alle
opere in deposito il valore proprio della loro esistenza materiale e culturale,
ciò che abitualmente non si vede, ma che è testimonianza sociale e artistica di
un territorio, viene riconsegnato alla collettività attraverso un progetto
agile ma, ci auguriamo, di importante ricaduta culturale.
Mostre di questo tipo, comuni anche a grandi musei,
fanno sì che Palazzo d’Avalos sia vissuto come uno
spazio dinamico, come luogo che mantiene la memoria, favorisce la ricerca e la
sperimentazione, e la trasmissione di esperienze artistiche.
Come secondo momento del progetto si è scelto di
presentare i lavori di quattro importanti pittori vastesi attivi tra la seconda
metà dell'Ottocento e il Novecento: Francesco Cardone, Nicola Galante, Carlo
d'Aloisio e Filandro Lattanzio.
La mostra rimarrà in programmazione dal 29
dicembre 2019 fino al 31 marzo 2020, l’ingresso è gratuito.
Gli artisti in mostra
Noto per la sua straordinaria attività artistica, per
un temperamento eccentrico e atteggiamenti anticonformisti, Francesco Cardone
si formò all’Accademia di Belle Arti Napoli, dove poté assorbire la lezione del
suo grande conterraneo Filippo Palizzi.
I generi cui si dedicò maggiormente furono il
paesaggio e il ritratto, in cui si specializzò. Le sue opere sono
caratterizzate da un tratto originale che esprime una grande sensibilità e
dall'attenzione alla dimensione espressionista di colori e forme pittoriche, in
cui si rispecchia il carattere stravagante dell'autore e la predilezione per il
lato emotivo della realtà rispetto a quello oggettivo.
Dopo un esordio giovanissimo, animato da spirito
anticonformista, si allontana presto dalla città natale ma poco dopo comincia
ad accostare alla sua firma il nome di Vasto, segno evidente di un’appartenenza
culturale e umana, come ben testimoniano le xilografie dedicate alle
tradizioni, usi e costumi della sua terra d’Abruzzo.
Fu un artista completo, pittore e xilografo,
cartellonista, scrittore e critico d'arte, tra i protagonisti della
"Scuola Romana". D'Aloisio è rimasto sempre fedele ad una sua
personale impronta estetica e poetica, caratterizzata da cromie nitide nei
dipinti e da un lirismo unico nella grafica e negli acquerelli.
Tra i più apprezzati incisori del Novecento, dopo gli
studi a Vasto e a Chieti, nel 1907 si trasferisce a Torino, dove tra la fine
degli anni ’20 e gli inizi degli anni ’30, su ispirazione di Felice Casorati,
nasce il gruppo de I Sei di Torino, di cui Galante farà parte. Ciò
che li accomuna è la predilezione per una pittura tonale e delicata, intimista,
al di fuori dei vincoli imposti da un'arte di regime che utilizza un linguaggio
indipendente e privo di ogni retorica.
L'arte di Galante rappresenta il mondo reale, paesaggi
in cui l’attenzione al dato visibile si combina con uno sguardo che ne coglie
l'essenza oltre la forma. L'immagine che ne deriva risulta a metà tra
invenzione e realtà, una sorta di poetico mondo ideale in cui il pittore
conserva una semplicità tutta paesana.
Una innata passione per la pittura, spinge l’artista,
ancora adolescente, a fabbricare da solo gli attrezzi del mestiere coi
materiali più insoliti. Negli anni '30, trasferitosi a Roma, si guadagna
l'ammirazione di artisti come Guttuso, Mafai e Fazzini. Il viaggio a Parigi,
nel dopoguerra, lo porta, poi, alla scoperta dei maestri del Cubismo, che gli
ispireranno una pittura moderna e libera, con soggetti che spaziano dai
paesaggi alle nature morte, dai ritratti ai soggetti religiosi. La lezione
parigina sarà decisiva per il passaggio da una pittura più realista e
sentimentale, ad una più inventiva e cromaticamente emozionale.
L'amore di Lattanzio per la sua città natale, ha
portato Hélène Castex a donare, nel 1987, un nucleo di venti opere del marito
ai Musei Civici di Vasto.
Giorni e orari di apertura:
martedì, mercoledì, giovedì h 10-12
venerdì h 16-19
sabato, domenica e festivi h 10-13; 16-19
Capodanno chiuso
Info
Musei Civici di Palazzo d’Avalos, p.zza Lucio Valerio
Pudente 5 Vasto (CH)
334.3407240- 0873.367773 (in orario di
apertura), palazzodavalos@archeologia.it
www.museipalazzodavalos.it, facebook:
Palazzo d'Avalos – Meraviglia d'Abruzzo
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